Tartaruga cinese tricarinata: Mauremys reevesii

Immagine tratta da : http://reptile-database.reptarium.cz/
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Reptilia
  • Ordine: Testudines
  • Sottordine: Cryptodyra
  • Famiglia: Bataguridae
  • Genere: Mauremys
  • Specie: M. reevesii

Introduzione

Questa tartaruga acquatica proviene dall’Asia, in un’area che va dal sud est della Cina al Giappone, le due Corea e Taiwan.
Vive in acque poco profonde di ruscelli, stagni e risaie con fondale fangolo e molta vegetazione acquatica.
Le dimensioni degli esemplari adulti variano dai 15 ai 22-24cm e le femmine di solito sono più grandi; animali provenienti dal Giappone hanno dimensioni più consistenti, arrivando anche ai 30 cm.
Nei giovani il colore del carapace è verde-marrone, la forma è ovale ed allungata e si riconoscono tre striature più chiare longitudinali; negli adulti il colore va dal marrone scuro al nero nei maschi anziani (melanismo).
Il piastrone è generalmente giallo, con macchie scure su ogni scuto.
La testa e gli arti sono di color grigio-verde, sui lati della testa e sul collo si riscontrano striature giallognole.

Dimorfismo sessuale

I maschi rimangono più piccoli delle femmine, crescono più lentamente ed hanno il piastrone concavo. La coda è più grossa e l’apertura cloacale è spostata verso l’apice.
Le femmine raggiungono dimensioni maggiori, hanno il piastrone piatto e l’apertura della cloaca è nei margini del carapace.

Gestione in cattività – in casa

Per la corretta gestione di queste tartarughe è opportuno procurarsi un buon terracquario, ovvero una vasca che fornisca sia spazi di acqua libera che spazi di terra emersa dove possano riposare e fare basking (bagni di calore e di luce).
Queste tartarughe non sono abili nuotatrici, da piccole si consiglia di avere un volume di acqua che non superi la lunghezza dell’esemplare, mentre da adulte il rapporto può salire a 1,5 volte la lunghezza del corpo.
All’interno dell’acqua possono essere inseriti tronchi o altri appigli per favorire l’emersione ed il galleggiamento.
La parte emersa deve raggiungere una temperatura di 30-32°C tramite appositi spot; inoltre se l’apporto di luce solare diretta (non filtrata da finestre) è limitato, si consiglia di utilizzare anche una lampada UVB 5% posta a distanza adeguata sopra la zona emersa.
La temperatura ideale dell’acqua è intorno ai 23-25°, e per ottenerla e mantenerla esistono varie soluzioni (termoriscaldatori acquatici ecc.), mentre per facilitare le operazioni di pulizia, soprattutto se si allevano più esemplari, sono consigliati sistemi di filtraggio di buona qualità.
Il fondo del terracquario è una parte molto importante, per questi animali si consiglia sabbia fine (20-30cm).
Considerate le dimensioni ragguardevoli che raggiungono, le dimensioni minime della vasca sono rapportate al numero di esemplari allevati; di norma per gruppi di due-tre esemplari adulti si consiglia la gestione in laghetti o vasche di notevoli dimensioni.

Gestione in cattività – Aperto

Le vasche/stagni devono includere idealmente una zona emersa, di dimensioni adeguate ad ospitare gli esemplari allevati, spazi di acqua bassa con piante acquatiche.
Per garantire la sopravvivenza in inverno alle nostre temperature, occorre fornire anche zone di acqua profonde almeno 80cm ed un buon fondo melmoso e sabbioso di almeno 30-40 cm.
Se tenute all’aperto, andrà scelto un luogo soleggiato ma con aree in ombra, ed il più tranquillo possibile.

Alimentazione

Questa tartaruga è onnivora, e si nutre tanto di verdure quanto di fonti animali quali pesci, insetti, anellidi e molluschi.
Si sconsigliano fortemente diete a base di gamberetti secchi, che possono favorire ipovitaminosi ed errori di crescita.
La dieta dovrebbe rispecchiare il più possibile quella naturale, nei piccoli è composta da di insetti, molluschi, crostacei, vermi e pesciolini, ed in misura minore vegetali. Man mano l’animale diventa adulto questa proporzione cambia, a favore dei vegetali.
In cattività si possono fornire piante di ogni tipo, preferendo erbe ricche di calcio e fibre come trifoglio e tarassaco, piante acquatiche come lenticchie d’acqua e lattuga d’acqua, e frutta in minori quantità (massimo 15% della dieta).
I piccoli possono essere nutriti 5-6 volte a settimana, mentre per animali adulti la frequenza può scendere a 3 volte a settimana.
La componente animale può comprendere pesce bianco di acqua dolce, insetti, girini, lombrichi ecc.
Soprattutto se allevati in terracquario è opportuno integrare con Carbonato di calcio o ossi di seppia.

Letargo

Queste tartarughe in natura non vanno in letargo; se le temperature non scendono in maniera eccessiva molti allevatori lo consigliano comunque, in ambienti controllati con fondo melmoso, a temperature di 10-15°C, nel periodo che va da novembre a febbraio-marzo.