Gerbillo della Mongolia

  • Classe: Mammalia 
  • Ordine : Rodentia 
  • Famiglia Muridae 
  • Sottofamiglia: Gerbillinae
  • Genere Meriones
  • Specie M. unguiculatus
  • Vita Media: 3-4 anni
  • Peso medio: 50-130g

Introduzione

Il gerbillo è un roditore originario delle steppe di Mongolia e Cina, ed è quindi adattato a climi aridi, freddi e inospitali; per difendersi dal freddo vive in colonie (fino a 20 esemplari), che scavano tane sotterranee molto estese e complesse, in cui la temperatura si mantiene più alta rispetto all’ambiente esterno; all’interno della colonia solo la coppia dominante si accoppia ed ha dei cuccioli.
Si nutrono principalmente di semi e piante, di cui vanno in cerca la sera, quando abbandonano le tane; come i criceti accumula provviste nella tana, ma non dispone di tasche guanciali.
Alcune delle caratteristiche peculiari del gerbillo sono la coda molto lunga e delle zampe posteriori molto sviluppate ed adatte al salto, e come gli altri roditori ha dei denti incisivi che crescono continuamente lungo tutto l’arco della vita.

Gestione in gabbia

I gerbilli sono animali sociali, e la gestione ideale prevede un piccolo gruppo di animali giovani e fatti crescere insieme prima della maturità sessuale; l’introduzione di nuovi animali adulti scatenerebbe lotte furibonde che potrebbero concludersi male per il nuovo arrivato.
La gabbia ideale è rappresentata da un contenitore ampio, a pareti alte (almeno 30cm), da riempire per circa un terzo di substrato (ad esempio truciolato di carta o legno) in cui gli animali possano svolgere le normali attività di scavo e gioco, che riempiono gran parte della loro giornata. 
Essendo abili saltatori, se le pareti non sono abbastanza alte da impedirne la fuga dovrà essere sistemato un coperchio sulla sommità della gabbia.
Per quanto riguarda l’arredamento, le soluzioni migliori sono arredi in legno duro o ceramica, che resistano alla continua azione dei denti.
Andranno poi aggiunta una o più casette, sempre in ceramica o legno; come ulteriore arredamento, possono essere inseriti tubi, rametti o scatole (tutte atossiche e senza vernici), che impegneranno il gerbillo in attività di esplorazione e gioco.
Possono essere impiegate ruote da criceti purchè siano chiuse, poiché la lunga coda potrebbe incastrarsi e rompersi in ruote aperte.
Una volta a settimana è bene fornire una vaschetta con della sabbia per cincillà, in modo che il gerbillo possa fare un vero e proprio “bagno di sabbia” che lo aiuta a mantenere pulito il pelo.

Alimentazione

Il gerbillo è un animale principalmente granivoro, ed in natura si nutre di vegetali (semi, tuberi e parti di piante).
In cattività è importante fornire un’alimentazione variata e bilanciata, e non limitarsi ad un solo tipo di alimento (ad esempio una miscela di semi). Gli alimenti confezionati devono contenere il 18-20% di proteine e il 4-5% di grassi, e contenere anche una quota di proteine animali, come base si può utilizzare quindi un pellet per topi e ratti, che però non è facile da reperire, oppure in alternativa si possono offrire miscele di cereali non zuccherati (muesli o cereali integrali per la prima colazione), vegetali freschi (tarassaco, trifoglio, radicchio, insalata, carote, broccoli, ecc.) o cotti, e una piccola parte di frutta.
I semi vanno somministrati come bocconcino occasionale, per evitare problemi di obesità e squilibri alimentari.
Occasionalmente possono essere fornite proteine animali, sotto forma di insetti (larve o grilli) o crocchette per gatti.
Ogni mattina vanno eliminati gli alimenti deperibili che non sono stati mangiati, per evitare che marciscano.
Alimenti controindicati:

  • Semi di girasole (troppo grassi)
  • Cibi zuccherati o ricchi di grassi
  • Insaccati
  • Latticini, eccetto lo yogurt
  • Verdure avariate
  • Snack commerciali per roditori

L’acqua, sempre fresca e cambiata quotidianamente, deve essere fornita attraverso abbeveratoi a goccia.

Come maneggiare il gerbillo

In genere i gerbilli sono docili, soprattutto se manipolati fin da piccoli con delicatezza, ma possono anche essere aggressivi o timidi, e all’occorrenza possono infliggere morsi abbastanza dolorosi.
Per sollevarli basterà circondarli con una mano, avendo cura di non farli cadere per evitare fratture o la morte dell’animale, per cui si consiglia di non sollevarli mai troppo in alto.
L’ideale è di maneggiarli stando seduti in terra, o sopra un tavolo, in modo che se cadono non si facciano male a causa dell’altezza. 
I bambini devono sempre essere istruiti sul modo di maneggiarli e, soprattutto quelli piccoli, devono essere controllati mentre stanno con loro. Si deve insegnare ai bambini a non poggiare l’animaletto contro la guancia, e a non baciarlo, per evitare di ricevere morsi in faccia. Dopo aver maneggiato o accudito il gerbillo devono sempre lavarsi bene le mani.

Anche il gerbillo va dal veterinario

Per questi animali non sono previste vaccinazioni, ma è bene far fare una visita subito dopo l’acquisto (da un veterinario esperto in animali esotici), e considerata la vita breve risulta utile fare visite frequenti (almeno 2 volte all’anno) per prevenire alcune malattie dovute all’età.