- Classe Mammiferi
- Ordine : Rodentia
- Famiglia Muridae
- Genere Rattus
- Specie R. Norvegicus
- Vita Media: 3-4 anni
- Peso medio: Maschio 400-500g, Femmina 250-300g
Introduzione
Il ratto domestico deriva dall’addomesticamento del ratto bruno (Rattus norvegicus), ed è un roditore originario delle regioni temperate dell’Asia centrale.
L’addomesticamento iniziò in Inghilterra ai primi dell’800, quando venivano allevati come “avversari” per i combattimenti con cani di razza Terrier.
Dagli incroci nacquero le prime mutazioni di pelliccia, e si iniziò una selezione di ratti “carini”da utilizzare come animali da compagnia, che ha portato alla situazione attuale, in cui il ratto da compagnia ha letteralmente spopolato in tutta Europa.
E’ un animale socievole e scavatore, prevalentemente notturno, e se maneggiati spesso e con gentilezza, costituiscono degli ottimi animali da compagnia, docili, intelligenti e puliti; riconoscono il proprietario e gli si affezionano.
I ratti sono animali sociali anche in cattività, quindi si consiglia l’acquisto di almeno una coppia, ed inoltre (a differenza di altri piccoli roditori) si consiglia di interagire con loro almeno un’ora al giorno. Amano particolarmente gironzolare per casa e stare a contatto con i proprietari umani.
Gestione in gabbia
I ratti possono essere tenuti in gruppo con più maschi e femmine, in uno spazio adeguato e avendo cura di creare gruppi da giovani; i ratti sono infatti molto territoriali, e ogni ingresso di nuovi animali deve essere graduale.
Se non si vogliono riprodurre, è possibile tenere insieme ratti dello stesso sesso, oppure sterilizzarli. La gabbia deve essere spaziosa, sono consigliate gabbie in metallo o plexiglas, con uno spazio fra le sbarre che non permetta la fuga degli animali.
Come fondo si possono usare materiali assorbenti e non tossici (trucioli, pellet di carta riciclata o di segatura ecc.), evitando griglie in rete o materiali abrasivi, in modo da non causare problemi ai piedi, ed andrà sostituito almeno una volta a settimana.
Nella gabbia andrà quindi inserita una tana, che si divertiranno a riempire con il materiale che si lascerà loro a disposizione (carta da cucina, cartone ecc.), una ruota a fondo pieno per permettere loro di fare attività e per arricchire l’ambiente si possono inserire tubi, scatole, vasi, ecc.
Gestione in casa
La temperatura ottimale è di 22°C (range: 18-27°C), temperature troppo elevate possono causare disidratazione e malattie, soprattutto se dovute a sovraffollamento.
I ratti amano gironzolare per casa, ma è opportuna una attenta sorveglianza per prevenire danni a mobili e oggetti, e una preparazione della stanza in modo da eliminare potenziali rischi (fili elettrici, piante velenose, detersivi, ecc.)
Alimentazione
I ratti sono animali onnivori, ed uno dei problemi più grossi in cattività è evitare l’obesità.
L’alimento ideale è un pellet specifico e completo per ratti (ce ne sono tante varietà in commercio, si consiglia di utilizzare un pellet con almeno il 20-25% di proteine); in alternativa si possono proporre cereali integrali, fioccati o meno, riso, pane e pasta integrali, vegetali e frutta. Importantissime le fonti proteiche, che devono essere di qualità e non somministrate in eccessiva quantità, quali carne magra cotta, yogurt, soia, uova sode ecc.
I ratti domestici hanno perso in parte la neofobia (paura degli alimenti nuovi) dei cugini selvatici, ovvero la paura degli alimenti sconosciuti, ma è consigliabile offrire una varietà di alimenti sin da piccoli.
Alimenti sconsigliati:
- Miscele di semi (troppo grassi e carenti di proteine)
- Frutta secca
- Cibi zuccherati (dolci, biscotti, creme, dolciumi in generale)
- Cibi ricchi di grassi (fritti, panna, burro, merendine)
- Insaccati
- Vegetali avariati, o non adatti al consumo umano
- Le parti verdi e le foglie di patata, pomodoro e melanzana
- Il latte e gli alimenti contenti latte
- I cosiddetti “snack per roditori”, come caramelline, bastoncini di semi e melassa, ecc.
Consumo di cibo: 5-6g/100g di peso
Come si maneggiano
I ratti vanno afferrati con una presa sicura ma delicata, circondando con una mano il torace mentre l’altra sostiene le zampe posteriori. Questi roditori raramente mordono, e vanno abituati ad essere manipolati regolarmente, con gentilezza, offrendo un bocconcino perché associno le mani umane ad un’esperienza piacevole. I ratti amano essere coccolati e spesso restano a lungo in grembo al proprietario.
Anche il ratto va dal veterinario
I ratti non devono essere vaccinati, ma considerata la vita breve risulta utile fare visite frequenti (almeno 2 volte al’anno) per prevenire alcune malattie dovute all’età.
La sterilizzazione è consigliata nei maschi, e recentemente si sono sviluppate tecniche sicure anche per sterilizzare le femmine.
Considerando la prolificità di questi animali, e che raggiungono la maturità sessuale già a 2-3 mesi di vita, è importante muoversi per tempo.
Quando allarmarsi: quando il ratto presenta segni di malessere come ad esempio anoressia, respiro difficoltoso, abbattimento, o comparsa di masse anche di piccole dimensioni.